Anche se al momento i metereologi si dividono tra chi prevede un autunno e un inverno gelidi e chi invece prospetta temperature più miti, gli italiani hanno un’unica certezza per far fronte all’arrivo dei primi freddi: dal 15 ottobre in alcune province si potrà accendere il riscaldamento.
Ma cosa bisogna fare quando andiamo a riattivare l’impianto termico delle abitazioni?
Cesare Speroni, membro del comitato tecnico di SIE, il Salone dell’Innovazione Impiantistica per gli Edifici – che si terrà dal 14 al 17 ottobre a BolognaFiere, in contemporanea con SAIE SMART HOUSE, e che mostrerà le innovazioni di prodotto e le nuove tecnologie nell’ambito dell’impiantistica termoidraulica, della climatizzazione, delle energie rinnovabili e della home & building automation – così consiglia: “L’impianto di riscaldamento autonomo rappresenta la voce più consistente dei consumi di gas e in generale si può affermare che una famiglia media di tre persone ne utilizza circa 2.000 m3 l’anno per rendere confortevole la propria casa nella stagione fredda. Mantenere l’appartamento caldo evitando bollette salate è un compito difficile, ma con la consulenza tecnica dei manutentori e alcuni accorgimenti, ciascuno di noi può ottimizzare il comfort limitando i consumi e alcuni inconvenienti.”
Infatti, la manutenzione delle caldaie, degli apparecchi utilizzatori o qualsiasi altro intervento sull’impianto deve essere affidata ad un professionista competente e abilitato, che deve essere costantemente aggiornato per poter consigliare l’utente finale in modo professionale aiutandolo a scegliere le soluzioni e gli interventi più efficaci in materia di efficienza energetica. SIE risponde a questa esigenza di aggiornamento con oltre 150 tra convegni, attività formative e dimostrative.
Per raggiungere efficienza e risparmio occorre però la collaborazione anche dell’utente finale che può applicare i seguenti semplici consigli pratici:
• Spurgare termosifoni e radiatori e liberarli da ostacoli
Oltre ad essere spurgati dall’aria attraverso l’apposita valvola, termosifoni e radiatori devono essere sempre liberi da copri termosifoni, mobiletti a incasso ed eventuali tende che rappresentano una barriera che impedisce all’aria di circolare liberamente, accentuando i consumi.
• Eliminare la polvere dai termosifoni e ricorrere al deumidificatore
Per evitare che i muri si anneriscano a causa del riscaldamento, bisogna assicurarsi di effettuare una profonda pulizia delle colonne, eliminando la polvere che si è accumulata nei mesi estivi con le
apposite spazzole presenti in commercio. Inoltre, per avere sempre il giusto livello d’umidità dell’aria, è necessario riempire d’acqua i deumidificatori e controllarne regolarmente il livello.
• Finestre aperte sì, ma con un occhio all’orologio
Cambiare l’aria di una stanza non significa lasciare aperte le finestre per ore: bastano una decina minuti ed è meglio farlo la mattina appena alzati. Tutto il resto è spreco perché si raffredda inutilmente l’ambiente con un conseguente aumento dei consumi.
• Chi ha un impianto autonomo utilizzi al meglio il termostato: temperatura sui 20°C e accensione in base alla routine quotidiana
Nelle case non si deve avere una temperatura superiore a 20°C. L’eccesso di calore, da un lato è dannoso alla salute, e dall’altro aumenta i consumi: basta un solo grado in più per innalzarli mediamente del 6% – 8%. Inoltre, chi è fuori casa tutto il giorno può garantirsi un ottimo comfort programmando il proprio termostato.
• Installare le valvole termostatiche per riscaldare solo gli ambienti utilizzati e regolare la temperatura
Con una spesa minima si possono installare su ogni termosifone le valvole termostatiche, che permettono di impostare in ogni ambiente la giusta temperatura e di spegnere il riscaldamento in locali non utilizzati, evitando così sprechi.
• Regolare dalla caldaia la temperatura dell’acqua dell’impianto
La distribuzione dell’acqua calda deve avvenire a una temperatura non superiore ai 45°C: ogni grado in più implica un aumento dei consumi (tra il 6% e l’8%). Verificare sulla caldaia la temperatura ed eventualmente regolarla.
• Effettuare i controlli previsti dal produttore della caldaia e dalla legislazione vigente
Far effettuare sempre da un manutentore professionista la manutenzione prevista dal produttore della caldaia e dalla legislazione vigente (il cosiddetto ‘controllo dei fumi’) permette di mantenere l’impianto efficiente e aiuta a risparmiare: una caldaia non efficiente può aumentare il consumo del gas anche del 30%.